Ju Jitsu Moderno

Oltre a quanto anticipato nella pagina “Ju Jitsu” occorre precisare che sebbene in Giappone si intenda per Ju Jitsu solo quello Tradizionale in occidente viene riunito sotto il termine “Ju Jitsu” qualsiasi amalgama tecnico per la difesa personale. In occidente è quindi abituale distinguere fra gli stili Tradizionali, legati alla secolare tradizione marziale giapponese, e quelli Moderni che sono nati negli ultimi decenni in occidente spesso distinguendosi molto dal Ju Jitsu originale giapponese. Questi stili presentano una impostazione molto occidentalizzata come dimostrato dalla loro alta propensione all’agonismo.

Poiché il Ju Jitsu è giapponese sarebbe corretto utilizzare questa espressione per indicare solo stili Tradizionali Giapponesi di questa antica arte e non anche qualunque programma di difesa personale nato in occidente. Occorre pertanto fare attenzione a quale “Ju Jitsu” venga effettivamente insegnato nella palestra che si vuole frequentare. Può capitare infatti di praticare uno stile  considerato come Ju Jitsu solo in occidente (per non dire solo in Italia o  nella zona dove ci si allena ) ed invece totalmente sconosciuto in Giappone.  Basti pensare che in Italia ognuno è libero di creare un proprio  programma tecnico e definirlo stile di Ju Jitsu.  Nulla lo impedisce. Pertanto ci si può imbattere in qualsiasi cosa, in occidente ormai tutto viene chiamato Ju Jitsu, anche ciò che con il Ju Jitsu originale giapponese non c’entra niente. L’importante è pertanto informarsi con attenzione ed avere sempre la consapevolezza di ciò che si sta praticando.  Ciò premesso ovviamente ognuno è poi libero di praticare ciò che vuole.

Esistono quindi in Europa e nel mondo, moltissime organizzazioni che divulgano il Ju Jitsu Moderno, ognuna con propri programmi tecnici, regolamenti di gara, direzione tecnica, organi federali, etc…. Tali organizzazioni nella maggior parte dei casi non hanno alcun rapporto tra di loro. Vi possono pertanto essere tanti campionati ( e relativi campioni ) regionali, nazionali o mondiali, per quante sono le organizzazioni esistenti. Risulta pertanto molto difficile e complesso pensare di poter elencare tutti gli stili moderni oggi presenti sul territorio locale, nazionale e mondiale data l’alta etereogenicità di tale “movimento”.

Il “programma tecnico” moderno attualmente più diffuso in Italia è il cosidetto “Metodo Bianchi”  primo stile di Ju Jitsu Italiano ideato e sviluppato dal Maestro Gino Bianchi e diffusosi in Italia a partire dalla fine degli anni ’60. La prima fugace apparizione del Ju Jitsu in Italia si deve a Pizzarola e Moscardelli, marinai della Regina Marina, che nel 1908 ne diedero una dimostrazione al Re. Fu tuttavia il marinaio italiano Gino Bianchi, un  dopo quaranta anni, a portare il Ju Jitsu in Italia. Il Maestro Bianchi, impegnato durante la Seconda guerra mondiale con il contingente italiano nella colonia giapponese di Tien Sing (Tianjin) in Cina, venne a contatto con il Ju Jitsu e, rimanendone colpito per il fascino e l’efficacia, decise di diffonderlo una volta tornato in Italia. Dopo la scomparsa del Maestro, il “Metodo Bianchi” venne riorganizzato in 5 gruppi di 20 tecniche. I 5 gruppi presero i nomi delle prime cinque lettere dell’alfabeto e vennero chiamati Settori.

Oggi il Ju Jitsu Moderno trova la sua massima espressione nelle gare agonistiche  (senza però diventare disciplina olimpica). In tal senso grandi sono le differenze con il Ju Jitsu Tradizionale Giapponese che invece non prevede l’agonismo (ad eccezione delle gare di kata). Il Ju Jitsu Moderno infatti prevede per esempio la divisione degli atleti per categorie di peso, l’ uso di guantoni, paratibie e caschetti. Altra differenza con gli stili tradizionali consiste nel fatto che gli stili moderni prevedono allenamenti predisposti specificatamente per ottenere risultati agonistici.

Nella maggior parte delle scuole di Ju Jitsu Moderno vengono sviluppate:

  • Tecniche di atemi (colpi con arti superiori ed inferiori);
  • Tecniche di proiezione (derivanti dal Judo);
  • Tecniche di controllo a terra (derivanti dal Judo);
  • Techiche di leve articolari;
  • Tecniche di caduta;
  • Combattimenti agonistici (con protezioni alle mani ed alle gambe) secondo regole stabilite dalle singole federazioni.

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